Il premio Nobel per l'Economia? Non esiste!

Il riconoscimento non era previsto da Alfred Nobel ma fu introdotto dalla Banca di Svezia suscitando polemiche e richieste di chiarezza sulla sua natura
Capita spesso che supposte verità non riescano a superare il banale ostacolo di una semplice verifica.
L’intero mondo economico è afflitto da una crisi mondiale devastante ed ancora oggi non è chiaro che cosa sia davvero successo. È strano altresì come in pochi si interroghino sul perché nessuno dei “Premi Nobel per l’Economia” l’avesse prevista. Molte cause pare siano da attribuire alla finanza dei “derivati” e dei collaterali sui quali gli economisti Myron Scholes e Robert Merton avevano vinto il “Premio Nobel per l’Economia” nel 1997 con la motivazione: “Per un nuovo metodo nella determinazione del valore dei prodotti derivati”. Avevano elaborato un modello matematico per predire perfettamente il valore futuro di un titolo derivato: la formula di Black Sholes; che diede grande spinta al mercato dei futures, cioè quei contratti a scadenza che, non impegnando il capitale consentono di acquistare o alienare a un prezzo prestabilito.
L’idea fu fatta presto passare per la “scoperta economica del secolo”. Analizziamo i risultati di quella scoperta.
Il crac di Wall Street del 1987 fu proprio causato da quell’equazione; dieci anni dopo ci fu il fallimento per l’Hedge Fund LCTM (con una perdita di 2mld di dollari) del quale i due matematici erano diventati soci. Paradossalmente - o forse no - proprio nelle settimane in cui il fondo (poi fallito) cominciava a scricchiolare, i “luminari dell’economia” furono insigniti del Premio Nobel.
Ma arriviamo alla sostanza. Il Premio Nobel per l’Economia che non esiste!
I Premi Nobel, come nelle intenzioni di Alfred Nobel, ogni anno vengono finanziati dalla Fondazione Nobel ed assegnati dall’Accademia Reale delle Scienze di Svezia; che insignisce unicamente i luminari della Matematica, della Chimica, della Medicina, della Fisica e della Pace. Il “Premio Nobel per l’economia” è dunque un “Premio Nobel Pizzotto” finanziato dalla Banca Centrale Svedese e non dalla Fondazione Nobel. Il suo vero nome è: <> e viene consegnato, creando ulteriore equivoco, egualmente il 10 dicembre di ogni anno.
In Svezia, da qualche anno, si è creato un movimento di opinione di economisti e politici, capeggiato da Peter Nobel, il discendente di Alfred, che chiede di fare chiarezza sull’argomento.
Da idea nasce idea …. Tra “Premi Nobel” pizzotti, la futura amministrazione della città di Napoli potrebbe farsi promotore di un pizzotto “Premio Nobel per l’Ambiente”. Potrebbe crearsi così un movimento di opinione che candidi alla vittoria la sindaca Rosa Russo Iervolino con la seguente motivazione: “Per la sapiente gestione della vicenda rifiuti”. Se hanno vinto quello dell’economia i due matematici di Harvard, poi falliti, perché lei non potrebbe vincere quello dell’ambiente?
Gerardo Antelmo
giornalista Radiorai
info@gerardoantelmo.it

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