La metro è senza soldi 
ma si assume ancora

Il servizio per l'utenza della metropolitana collinare peggiora di giorno in giorno, Metronapoli pensa a tagli e licenziamenti ma poi viene annunciato un corso di buone maniere per i dipendenti da affidare ad una nuova collaboratrice esterna
I servizi offerti nelle stazioni della metropolitana collinare di Napoli sono sempre più scadenti (corse dei treni a rilento, lunghe attese, monitor che non funzionano da mesi, scarsa pulizia) ma i dipendenti, presto, potrebbero essere più gentili con i passeggeri. E' il paradosso che arriva da Metronapoli, società che di recente si è accorta che “bisogna far leva su professionalità, garbo, accoglienza e dialogo col viaggiatore” decidendo di avviare un corso per i dipendenti. Per realizzare il suo intento, l’Amministratore delegato di Metronapoli, Antonietta Sannino - in una comunicazione del 31 gennaio 2011 - ha annunciato al personale la nomina di una collaboratrice esterna per migliorare, attraverso gli approcci comportamentali del personale, il servizio all’utenza. Un corso di buone maniere, insomma, dovrebbe risolvere i problemi? Tanto è bastato ai sindacati di categoria per sollevare la polemica e porre una domanda: “Ma i soldi ci sono oppure no? Come mai si spendono in collaborazioni esterne?”. Il segretario provinciale della Ugl Trasporti, Luigi Cestari definisce l’iniziativa di Metronapoli “contro ogni logica di buona amministrazione”. “Fino a ieri si minacciavano licenziamenti e tagli al servizio perché non c’erano risorse - spiega Cestari - ed oggi scopriamo che l’azienda trova i denari per assumere una collaboratrice esterna: dobbiamo pensare che l’Amministratore delegato abbia un salvadanaio nascosto visto e considerato che va raccontando che non ci sono fondi per i servizi all’utenza ma poi li trova per insegnare le buone maniere ai lavoratori”.
Alessandro Migliaccio

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