Strade sprofondate: anni di sprechi e lavori sbagliati

Strade che sprofondano e traffico in tilt. Sono le conseguenze di anni di assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria per le strade nell’area collinare del capoluogo partenopeo si stanno facendo sentire pesantemente sin dalle prime piogge e purtroppo siamo solo agli inizi, visto che da poco è iniziato l’autunno. Non è difficile prevedere che, nelle prossime settimane, altri avvallamenti si possano trasformare in buche o voragini, non appena riprenderà a piovere. Come del resto, purtroppo, è accaduto anche negli anni passati. Dopo il dissesto sulla carreggiata di via D’Annibale, transennata e poi riaperta al traffico, è stata la volta di via Domenico Fontana, dove si è aperta una voragine di circa tre metri di diametro, fortunatamente senza coinvolgere auto o persone. Gli automobilisti provenienti o diretti alla zona ospedaliera sono stati costretti a giri tortuosi a bordo delle loro vetture a causa della chiusura di diverse arterie. E, parlando di strade ancora chiuse al traffico, non ci si può dimenticare di citare l’ormai famoso ponte di via Cilea, interrotto dal mese di aprile senza che siano mai iniziati i lavori di messa in sicurezza. Ci si continua a chiedere che fine hanno fatto i milioni di euro messi a disposizione negli anni scorsi per la gestione commissariale, istituita proprio per il dissesto del sottosuolo napoletano. Un fiume di denaro pubblico, evidentemente speso male, visto lo stato del sottosuolo.

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