I parcheggi, le minacce e i “guardamacchine”

Nella zona collinare si concentrano gli interessi di chi vuole speculare sull'assenza di posti auto. I garage sotterranei spuntano come funghi. Ma in strada, come accade fuori al Santobono, regnano gli aubivi ed il traffico. Intimidito il presidente Coppeto
I cantieri per la costruzione di parcheggi, al Vomero a all'Arenella, spuntano come funghi. Ogni posto è buono per costruire box pertinenziali. Ogni posto è buono per fare affari. E alla fine poco importa che si risolvano davvero i problemi di viabilità o di assenza di posti auto per i residenti: l'unica cosa che conta è battere cassa. E il più in fretta possibile. E' accaduto, per esempio, a largo Celebrano, a ridosso dell'ingresso dell'ospedale pediatrico “Santobono”, dove sarebbe servita una struttura in grado di contenere le auto di chi si reca in ospedale. Un piano del parcheggio interrato poteva essere destinato proprio alla sosta temporanea delle vetture dei familiari dei piccoli pazienti del “Santobono” ma così non è stato. Ed ora, mentre si fatica a piazzare ai residenti i box pertinenziali costruiti e rimasti vuoti con continue telefonate in cui si ricorda che “ci sono ancora posti auto disponibili nella struttura”, in strada regnano incontrastati i parcheggiatori abusivi che impongono il pizzo sulla sosta all'ingresso dell'ospedale nonostante la presenza dei vigili urbani. In piazza Muzii, invece, il traffico è paralizzato da quando c'è il cantiere per i box sotterranei. Un altro garage sotterraneo che poteva snellire il traffico diretto alla zona ospedaliera ma invece, così come progettato, farà solo gli interessi di pochi, ovvero di chi vende e di chi ha le possobilità di comprare i box. Per il resto “arrangiatevi”. Intanto, in via Morghen spuntano scritte intimidatorie rivolte al presidente della V Municipalità, Mario Coppeto: “Lascia stare i parcheggi”. Tra pochi mesi ci sono le elezioni e, con o senza Coppeto, l'affare-parcheggi è destinato a non fermarsi.
Alessandro Migliaccio

Nessun commento:

Posta un commento